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L’istituzione del nuovo tribunale unico per le persone, i minorenni e le famiglie: i nostri tribunali saranno davvero pronti?

Il progetto di riforma della giustizia civile incide profondamente anche e soprattutto sulla materia del diritto della famiglia, delle persone e dei minori. In particolare, si prevede l’istituzione di un unico tribunale denominato «per le persone, per i minorenni e per le famiglie», destinato ad occuparsi, nelle sue diverse articolazioni sezionali, di tutte le materie ora ripartite fra tribunale ordinario, tribunale per i minorenni e giudice tutelare.

La riforma prevede l’istituzione del cd. «Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie» (cfr. art. 1, comma 24 dell’articolato del ddl AS 1662, approvato dal Senato della Repubblica e dal 5 ottobre 2021 assegnato alla Commissione giustizia della Camera dei deputati per l’esame in sede referente in prima lettura quale ddl AC 3289), una denominazione chiara, perfetta ed innovativa che comporterà grandi e importanti trasformazioni, non tutte però altrettanto chiare.

In realtà il codice c.d. “della Famiglia” è stato completamente riformato dalla legge c.d. “Cartabia” che ha introdotto un rito unico per la famiglia disciplinato dall’art. 473 bis c.p.c. che prevede al suo interno ben 72 numeri.

Indubbiamente ciò è stato il recupero di una codificazione unitaria, che il processo familiare e minorile non aveva mai conosciuto, come contributo alla certezza del diritto.

Dal punto di vista pratico, a parere di chi scrive, il processo si è di molto snellito, prevedendo delle misure più garantiste nei confronti dei minori, come la loro audizione, la possibilità del Giudicante di assumere provvedimenti provvisori ed urgenti inaudita altera parte e la presenza fisa di un curatore speciale nel caso di contrasto netto tra chi esercita la responsabilità genitoriale.

Restano vari dubbi in merito all’istituzione del Tribunale unico della famiglia assorbendo tre diverse tipologie di funzioni giurisdizionali ad oggi esercitate separatamente.

Indubbiamente il Tribunale dei minori ha oggi una funzione giurisdizionale differente rispetto a quello ordinario (che ad oggi si è occupato di separazioni e divorzi) nonché rispetto al Giudice Tutelare.

Resta in dubbio come far conciliare e confluire in un’unica Istituzione Giuridica vari aspetti peculiari che, oggi, vengono trattati dal Giudice Minorile avvalendosi dell’ausilio di professionisti differenti (come psicologici esperti dell’età evolutiva ecc …).

Vedremo nel 2024 come tale progetto verrà realizzato analizzandone i profili pratici e giuridici.

Avv. Manuela Casablanca, Sezione UAS di Messina.

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