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UAS al Ministero di Giustizia e alla Camera dei Deputati: le nostre proposte.

Nella giornata di ieri, 17 maggio, una delegazione di UAS, composta dai rappresentanti delle Sezioni di Palermo, Agrigento, Catania, Messina e Siracusa è stata ricevuta prima al Ministero della Giustizia dal Vice Capo di Gabinetto Dott.ssa Giusi Bartolozzi e, poi, alla Camera dei Deputati dal Vice Presidente dell’Assemblea e dal Presidente della Commissione Giustizia. E’ stata l’occasione per presentare la nostra Associazione alle Istituzione e per sottoporre all’attenzione dei nostri interlocutori le seguenti concrete proposte di riforma incidenti su svariati ambiti della professione e della giurisdizione.

1) Per la professione forense, abbiamo proposto l’integrazione delle norme sul legittimo impedimento e, soprattutto, la loro estensione a tutti gli ambiti della giurisdizione. essendo le stesse attualmente limitate all’ambito penale.
2) Con riferimento al processo penale, abbiamo proposto l’allungamento dei termini di impugnazione di cui all’art. 585 c.p.p. e all’art. 10 del d. lgs. 159/2011 nei casi di deposito delle decisioni oltre i termini di legge previsti al fine di garantire al difensore un tempo più congruo per studiare i provvedimenti ed eventualmente impugnarli.
3) In ordine al processo civile abbiamo proposto:
➡️ la modifica dell’art. 26 bis c.p.c. in tema di foro di pignoramento presso terzi nel caso in cui il debitore sia una pubblica amministrazione al fine di limitarne l’applicazione alle sole amministrazioni patrocinate dall’Avvocatura dello Stato;
➡️la modifica e la semplificazione delle norme sulla notifica ai sensi dell’art. 140 c.p.c., nonchè l’estensione delle norme sulla notifica ex art. 143 c.p.c. anche al procedimento di sfratto per morosità;
➡️in materia di notificazione a mezzo pec ex art. 3 ter della Legge 53/1994 l’espressa indicazione tra le “cause imputabili al destinatario” della mancata attivazione della casella di posta certificata da parte dei soggetti obbligati ex lege.
4) In tema di Pari Opportunità abbiamo proposto la istituzione di un Fondo di solidarietà per le vittime collaterali del reato di femminicidio al fine di creare una rete di professionisti che operino a supporto e sostegno dei minori.
Approfittando del canele di dialogo avviato, nelle prossime settimane predisporremo altre proposte da sottoporre alle competenti Istituzioni in ordine alle recenti riforme del processo civile e del processo penale, che, com’è noto, saranno soggette a correttivi.

 

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